IL RENZI D’EGITTO

IL RENZI D’EGITTO

Ne poteva fare a meno, giusto in questi giorni, di andare in Egitto a trovare il generale golpista al Sisi. E, invece, il fanfarone fiorentino è andato a rendere omaggio ad un amico e servo degli USA e di Israele, ad un nemico giurato di Hamas e educato ad una rigorosa opposizione al progetto di affermazione della “primavera araba”.

Si sa bene che la “primavera araba” è fumo negli occhi per gli USA e per i suoi servi, si sa bene che ad al Sisi arrivano armi ed aiuti per contrastarla in Egitto come in Libia, come in Iraq e che Israele è la sentinella più attenta ad impedire una qualsiasi “arabizzazione” di un area che è, oggettivamente, araba e musulmana.

Il nostro Renzi, fanfarone con un DNA sospettosamente autoritario qui da noi e ubbidiente all’estero, specie con gli USA, va giustamente a trovare e a legittimare sul piano internazionale un golpista vero, un vero servo degli USA e d’Israele. Bravo!

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